L’importanza delle proteine per lo sportivo

Nelle scorse settimane abbiamo visto l’importanza fondamentale dei GEL e dei carboidrati nella vostra pratica sportiva in termini di prestazione. Oggi vediamo qualcosa che comunque in modo indiretto aiuta la performance, ma che concerne di più la composizione corporea e quindi un tema importante nel lungo termine durante la stagione.

Per i corridori che superano i 30 anni, e che vogliano perdere peso non solo per la performance, ma anche per la salute generale, proteine ed esercizio in palestra possono essere la chiave per i vostri obiettivi.
In che modo? Qua vi riassumo 4 punti per i quali consiglio vivamente di considerare queste 2 cose prima di un percorso dietetico ed in generale.
Prima però, una piccola sensibilizzazione sui vari ruoli di proteine ed allenamento contro resistenza (che chiamerò banalmente palestra ma fa riferimento a tutto ciò che stimola il muscolo con una tensione meccanica):

PROTEINE: Fondamentali per mantenere il muscolo in periodi di dieta, altrimenti la perdita di peso avverrà a carico del muscolo e non del tessuto adiposo (gruppi di persone con proteine alte vs gruppi di persone con proteine basse sperimentano questo)

PALESTRA: Stesso discorso delle proteine, oltre alla prevenzione infortuni ed ad una migliorata qualità della vita in tema longevità. Gruppi di persone che la utilizzano vs persone che non la svolgono, si trovano in una situazione di composizione corporea più qualitativa (più muscolo e meno tessuto adiposo).

ALLENAMENTO ENDURANCE: Ottimo, piacevole e aumenta tantissimo il dispendio calorico. Dispendio che in contesto di dieta è così elevato che in assenza di proteine ed allenamento in palestra (contro resistenza) porta all’utilizzo della massa muscolare per scopi vitali piuttosto che il tessuto adiposo, sfociando in una composizione corporea di minor qualità.

ETA’: Oltre i 30 anni, i meccanismi di mantenimento della massa muscolare iniziano a decadere, andando ad accentuare anche in questo caso la perdita di tessuto muscolare.
Dunque, in base a queste premesse, ecco riassunto il tutto in 4 punti del ruolo delle proteine ed allenamento contro resistenza in periodi di dieta:

1- Mantenimento della massa muscolare: Durante una dieta ipocalorica, è essenziale preservare la massa muscolare. le proteine ci aiutano tantissimo in questo. Inoltre, La corsa prolungata può portare ad un accentuato processo catabolico, in cui il corpo inizia a utilizzare il muscolo come fonte di energia (se protratta per tanto tempo). L’allenamento in palestra aiuta a contrastare questo fenomeno, preservando la massa muscolare e garantendo che il corpo utilizzi principalmente il grasso nel resto della giornata.

2- Aumento del consumo calorico: Le proteine richiedono più energia per essere digerite rispetto ai carboidrati e ai grassi. Un’alimentazione con una presenza in termini di quantità giusta di proteine può quindi dare un piccolo boost in termini di perdita di peso

3- Sazietà e controllo dell’appetito: Le proteine aumentano il senso di sazietà, riducendo la probabilità di spuntini non salutari eccessivi. Questo è particolarmente utile per i maratoneti che potrebbero sentirsi affamati dopo lunghi allenamenti e che stanno percorrendo un periodo di dieta.

4- Recupero e prevenzione degli infortuni: Durante le settimane con intense sessioni di corsa, la palestra e l’assunzione di proteine aiuta nel recupero muscolare e nella riparazione dei tessuti. Questo è fondamentale per prevenire infortuni e garantire che il corpo sia sempre pronto per la prossima sfida.

In sintesi, per i maratoneti over 30, l’integrazione della palestra e di un apporto proteico adeguato non solo supporta la perdita di peso, ma migliora anche la composizione corporea, le prestazioni e la salute a lungo termine.

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Dietista Alessandro Cardi

Cosa mangiare col caldo? alimentazione e supplementi

 

 

Allenarsi o gareggiare al caldo non comporta solo una maggiore fatica fisica, ma influenza anche il nostro intestino, il cervello e il sistema immunitario. Le alte temperature possono compromettere la barriera intestinale, alterare il microbiota (i batteri “buoni” dell’intestino), aumentare l’infiammazione e peggiorare la regolazione della temperatura corporea.

Ma ci sono soluzioni efficaci: la nutrizione mirata, un acclimatamento ben fatto e alcuni integratori specifici possono proteggere la salute e migliorare le performance.

Effetti del caldo sull’organismo
Il caldo può causare uno squilibrio del microbiota intestinale, riducendo i batteri benefici e favorendo quelli patogeni. Questo porta a una maggiore permeabilità intestinale, condizione nota come “leaky gut”, che permette il passaggio di tossine nel sangue e favorisce l’infiammazione.

A livello ormonale, lo stress da calore aumenta il cortisolo e riduce la serotonina, influenzando negativamente umore, appetito, recupero e regolazione della temperatura.

Strategie nutrizionali per resistere meglio al caldo
La prima linea di difesa è l’alimentazione. Integrare probiotici come Lactobacillus e Bifidobacterium aiuta a mantenere l’equilibrio intestinale. I prebiotici (fibre vegetali) nutrono i batteri buoni e rafforzano la barriera intestinale.

Gli estratti vegetali (come polifenoli e oli essenziali) riducono lo stress ossidativo e aiutano a migliorare l’assunzione di nutrienti anche in condizioni di calore. Gli aminoacidi come la glutammina supportano la riparazione della mucosa intestinale, mentre una buona quantità di carboidrati fornisce energia e migliora la circolazione.

Infine, è essenziale garantire una corretta idratazione, non solo con acqua ma con soluzioni che contengano sodio e altri elettroliti, fondamentali per mantenere la motilità intestinale e la termoregolazione così come i carboidrati (zuccheri semplici in particolare) nelle soluzioni per regolare la temperatura corporea essendo questi risparmiatori del glicogeno (riserva energetica che, se dovesse ridursi, influenzerebbe la core tempereature del nostro corpo). Fare sempre attenzione alla tonicità della soluzione però per evitare spiacevoli inconvenienti come diarrea, crampi, e idratazione non ottimale.

Allenamento per l’adattamento al caldo
Per ridurre il rischio di colpi di calore e migliorare la prestazione, è utile eseguire un protocollo di acclimatamento: 10-14 giorni consecutivi di allenamento in ambiente caldo, con sessioni che aumentano nel tempo, sono sufficienti per ottenere adattamenti efficaci.

Anche l’acclimatamento passivo, come l’uso della sauna o dei bagni caldi post-allenamento, può accelerare l’adattamento fisiologico. Durante questa fase, è importante evitare l’uso di equipaggiamento sportivo pesante e aumentare l’intensità solo progressivamente.

Il ruolo degli integratori nella termoregolazione
Anche i supplementi hanno un ruolo da come si vede da diversi studi scientifici. I risultati sono chiari: la maggior parte degli integratori non modifica la sudorazione in modo significativo. Tuttavia, alcune sostanze mostrano effetti interessanti.

La taurina, un amminoacido, è risultata efficace nell’aumentare la sudorazione e ridurre la temperatura interna, suggerendo un miglioramento nella capacità del corpo di dissipare il calore. Anche l’oligonol, un antiossidante naturale, ha dimostrato di abbassare la temperatura corporea.

Al contrario, la caffeina, sebbene utile in altri contesti, tende ad aumentare leggermente la temperatura corporea e, quindi, potrebbe peggiorare lo stress termico in condizioni ambientali estreme. Va dunque usata con cautela durante l’attività fisica al caldo.

Raccomandazioni pratiche
Integrare probiotici e fitogenici nella dieta estiva aiuta a mantenere la salute intestinale sotto stress.

Bere regolarmente bevande con sali minerali, non solo acqua, è fondamentale.

Acclimatarsi al caldo almeno due settimane prima di una gara può fare la differenza nella prestazione e nella sicurezza.

In ambienti caldi, meglio evitare o limitare la caffeina, soprattutto nelle fasi centrali della giornata.

Osservare semplici indicatori (come il colore dell’urina e il battito cardiaco) può aiutare a monitorare lo stato di idratazione e di affaticamento.

Conclusione
Il caldo non è solo una sfida fisica, ma anche intestinale e mentale. Allenarsi in modo intelligente, alimentarsi correttamente e scegliere con attenzione gli integratori può migliorare notevolmente la capacità di resistere allo stress da calore, proteggendo la salute e ottimizzando la prestazione. Anche le giornate più torride possono diventare un’opportunità, se affrontate con metodo e strategia.

TIPS PER CHI HA LETTO FINO ALLA FINE
Il gelato è un ottimo alimento per recuperare post sessioni di acclimatazione, in particolare il fior di latte!

 

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Dietista Alessandro Cardi

La nutrizione, un pilastro fondamentale per ogni sportivo

La nutrizione è uno dei pilastri fondamentali per ogni sportivo, amatoriale o professionista. Una corretta alimentazione può migliorare la performance, favorire una composizione corporea ottimale e promuovere la salute generale. Nei prossimi mesi, tratterò una serie di argomenti chiave che sfateranno miti comuni e offriranno consigli pratici per ottimizzare il tuo allenamento e la tua alimentazione. Ecco una panoramica dei temi principali che approfondiremo.

1. Composizione Corporea

Sfatiamo i Miti e Capire il Bilancio Energetico.
Uno degli obiettivi principali di molti corridori è migliorare la composizione corporea, cioè il rapporto tra massa muscolare e massa grassa. Tuttavia, spesso si commettono errori nell’approccio, come seguire diete drastiche o concentrarsi su singoli alimenti miracolosi.

Ecco i punti chiave che discuteremo:

Il Ruolo del Bilancio Energetico: La cosa più importante per la composizione corporea è il bilancio energetico, cioè la differenza tra le calorie in uscita e quelle in entrata. È il totale dell’energia introdotta con il cibo che determina se guadagnerai o perderai massa grassa o muscolare, non il singolo alimento che mangi o il momento esatto in cui lo fai. Un deficit troppo elevato rischia di compromettere la massa muscolare, riducendo il rapporto peso-potenza, fondamentale nella corsa.

Il Mito del Peso Ideale: Non esiste un peso ideale per tutti i corridori. Ogni corpo è unico, e la cosa più importante è trovare un equilibrio che ti permetta di correre al meglio, mantenendo la salute e la forza.

La Massa Muscolare Conta: Molti corridori pensano che meno peso significhi necessariamente migliori performance. In realtà, la massa muscolare è essenziale per il rapporto peso-potenza, che influisce direttamente sulla tua efficienza nella corsa. Mantenere una massa muscolare sana, in concomitanza con un’adeguato apporto energetico, è cruciale per evitare infortuni, migliorare la prestazione e sostenere il corpo durante lunghe sessioni di allenamento. Evitare di perdere massa muscolare con un bilancio energetico troppo negativo è quindi fondamentale.

2.Alimenti e Salute

Miti e Verità

La nutrizione non riguarda solo la performance, ma anche il benessere generale. Spesso, miti e disinformazione ci portano a prendere decisioni sbagliate. Alcuni degli argomenti che approfondiremo includono:

La pasta fa male a Tutti?: Analizzeremo chi può effettivamente trarre beneficio dalla sua esclusione e perché per la maggior parte delle persone eliminarla non è necessario.

Zucchero: Il Vero Nemico? Spiegheremo perché lo zucchero non è il “male assoluto” e come inserirlo in modo equilibrato nella dieta di un corridore.

Il Latte Fa Davvero Male?: Esploreremo il ruolo del latte e dei latticini nella dieta e analizzeremo i benefici o le controindicazioni per i corridori, andando oltre i luoghi comuni.

3. Performance

Nutrizione e Integratori

Per chi si allena regolarmente, la nutrizione diventa ancora più cruciale. La giusta alimentazione può fare la differenza tra una buona e una straordinaria performance. Ecco alcuni argomenti chiave:

I Carboidrati Prima? durante? o post gara? Perché i carboidrati sono essenziali per sostenere una corsa? Come vanno utilizzati?.

Integratori: Cosa Funziona Veramente?: Quali sono quelli efficaci nella corsa?

Il Recupero Post-Allenamento: Quando e come mai è così importante

Conclusione: Un Approccio Completo e Bilanciato

Nei prossimi mesi, affronteremo questi temi con un approccio basato sulla scienza, offrendo una visione evidence based ed il meno biased possibile su come la nutrizione può supportare la tua corsa e il tuo benessere. Nel frattempo però, Il messaggio centrale è che la nutrizione e la composizione corporea non si risolvono con cambiamenti drastici o privazioni estreme. L’obiettivo è trovare un equilibrio personalizzato e sostenibile, lavorando in armonia con il tuo corpo e il tuo stile di vita.

 

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Gel e gut training – il segreto di come usarli

 

gel energetici sono una componente essenziale per i corridori di lunghe distanze. Questi supplementi forniscono carboidrati facilmente digeribili che aiutano a mantenere i livelli di energia durante le gare più intense. Durante una maratona o un lungo allenamento, l’organismo esaurisce nel tempo le riserve di energetiche nei muscoli (glicogeno) e nel sangue (glicemia). Questo porta il nostro organismo a segnalare al corpo un’alterazione che andrà a farci sentire fatica.
Cosa possiamo fare durante la gara, se ci siamo alimentati bene nei giorni precedenti, per placare queste sensazioni e migliorare la prestazione?

La risposta sta nei GEL.
Questi portano energia immediata: I gel contengono zuccheri come glucosio e fruttosio, che vengono assorbiti velocemente e utilizzati come combustibile immediato per i muscoli, ritardando l’affaticamento e migliorando la prestazione.

Agiscono su 3 fronti:
-Controllo della glicemia
-Stimolazione cerebrale
-Risparmio glicogeno

Andrebbero assunti con una quantità che varia in base all’intensità. si va dai 30 ai 90g all’ora se la gara dura dai 60 minuti in su fino alle 2-3 ore di durata.

Tenendo conto del fatto che già 60g all’ora sono quantità non indifferenti di carboidrati, come possiamo fare per sopportare tale apporto durante le gare, senza star male?
La risposta sta nel GUT training.

Per sfruttare al meglio i gel energetici durante una gara, è fondamentale abituare il sistema gastrointestinale a tollerare carboidrati durante l’attività fisica. Il gut training è un processo in cui l’intestino si adatta gradualmente a ricevere e digerire carboidrati senza provocare disturbi gastrointestinali.

Protocollo per il Gut Training

Deve essere tipicamente eseguito su 2 fronti:
-Allenarsi con i carichi di carboidrati previsti in gara prima dell’evento
-Assumere per un periodo circoscritto di tempo (2 settimane) tanti gel in allenamento

Ecco un possibile piano di gut training da eseguire nelle due settimane prima di una gara, ad esempio prevista per metà aprile:

Settimana 1:
Allenamento 1: Assumi 2 gel da 15-20g all’inizio e a metà corsa, che sia di qualsiasi tipo.
Allenamento 2 (almeno 60 minuti): Assumi 3 possibilmente gel da 20g ogni 20 minuti, con il primo subito appena partito o subito prima di partire.

Settimana 2:
Ripeti la stessa cosa nei giorni di prova dopo aver mangiato alimenti che porteresti nel periodo di gara, a ridosso dell’allenamento (con criterio, non subito dopo il pasto ma almeno entro le 3 o 4 ore)

L’obiettivo è abituare l’intestino a tollerare gel energetici durante lo sforzo fisico, così da non avere problemi di digestione il giorno della gara e dopo i carichi di carboidrati.

Perché i gel durante la corsa?
Queste pratiche sembrano aumentare il numero di “porticine” che permettono all’intestino di far entrare i carboidrati dopo averli assunti, invece di farli rimanere li senza essere usati dai muscoli e quindi causare richiamo di acqua e problematiche intestinali.

Concludendo, l’uso strategico dei gel energetici, insieme al gut training, non solo migliora la performance, ma riduce anche il rischio di disturbi gastrointestinali, garantendo una fonte costante di energia durante la gara.

 

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Gestire un infortunio per gli sportivi: aspetti fisici, psicologici e nutrizionali

 

Gli infortuni rappresentano una sfida complessa per tutti gli sportivi, lo stress da mancanza di esercizio fisico è una cosa vera, concreta con implicazioni a livello di identità personale a volte. Dunque un approccio strutturato può facilitare il recupero e preservare il benessere generale.

1. Gestione psicologica dell’infortunio
Accetta la pausa come parte del percorso: Frustrazione e paura di perdere i progressi sono normali, ma è fondamentale accogliere questo momento come necessario per la guarigione.
Concentrati su ciò che puoi controllare: Lavora su mobilità, forza mentale e strategie per il ritorno. Questo mantiene alta la motivazione.
Gestione delle abbuffate emotive:
La mancanza di gratificazioni esterne può portare al compenso emotivo con il cibo.
Ricorda che il cibo non risolve la situazione. Prova alternative come hobby creativi, meditazione o supporto sociale.
Cerca supporto emotivo: Confrontati con altri atleti o un professionista per gestire ansia e frustrazione.

 

2. Nutrizione per preservare il muscolo
Apporto proteico:
Consuma una quantità totale di proteine, focalizzandoti su quelle alto valore biologico (carne magra, pesce, uova, latticini), distribuendole in 4-5 pasti per massimizzare la sintesi muscolare.
Grassi sani e Omega-3: Riduci l’infiammazione includendo pesce grasso, semi di lino e integratori.
Carboidrati bilanciati: Regola le quantità in base alla minore attività fisica, senza eliminarli. Sono essenziali per energia e sistema immunitario.

3. Supplementi utili

Omega-3: Riduce l’infiammazione (nei periodi di riabilitazione dove va ridotta tale infiammazione) e sembra aiutare con il dolore e il mantenimento dell’attività muscolare.
Vitamina D: La supplementazione sembra aiutare per infortuni muscolo-scheletrici.
Collagene idrolizzato + Vitamina C: Sostiene tendini e legamenti.
4. Recupero di forza e mantenimento muscolare
Allenamento in palestra:
Lavora su esercizi di forza (sovraccarico progressivo) per mantenere o migliorare la composizione corporea.
Concentrati su carichi moderati e movimenti controllati per evitare ulteriore stress sulla parte infortunata.
Uno stimolo dato dai pesi o allenamenti a corpo libero rinforzerà il tessuto leso, rendendolo più forte e prevendo infortuni futuri (bisogna farsi seguire ovviamente da personal trainer con esperienza nel campo riabilitativo)
Mantieni la costanza: Ricordati le ragioni per le quali praticavi sport, senza buttarti giù. Tutto passa e per questo potrebbe non esserti di aiuto mollare lo stile di vita che stavi mantenendo peggiorando la situazione pre infortunio. Così ci saranno 2 danni non solo 1!

Un approccio olistico basato su nutrizione, supporto psicologico e un programma mirato in palestra è la chiave per superare un infortunio. Con pazienza e costanza, tornerai più forte, pronto per affrontare nuove sfide!

 

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